Partner
• Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola (CeRSAA), Albenga (SV)
• Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF), Sanremo (IM)
• Centro Interdipartimentale di Ricerca e Diffusione delle Energie Rinnovabili (CIRDER-UNITUS), Orte (VT)
Ente finanziatore
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
Obiettivi
Il progetto, la cui durata è pari a 30 mesi, è volto alla promozione di nuove tecnologie e nuovi modelli produttivo-commerciali usufruibili dal settore florovivaistico nazionale con particolare riferimento alle colture condotte sotto protezione (così come codificato da EFSA all’interno di una indagine già condotta con il coordinamento scientifico di CeRSAA). Il progetto si propone di perfezionare l’integrazione fotovoltaica su serre di nuova costruzione o già utilizzate per la coltivazione, verificando nel contempo gli impatti sulla qualità e quantità della produzione florovivaistica e in quale misura l’installazione di fotovoltaico su serre possa contribuire ad un incremento del reddito dell’impresa agricola.
Con questo progetto si cercherà di comprendere fino a che punto sia possibile ridurre la radiazione entrante all’interno di apprestamenti protetti senza pregiudicare la qualità e la quantità delle produzioni agricole realizzate nell’apprestamento protetto stesso.
Materiali e metodi
Gli obiettivi del progetto saranno perseguiti attraverso le seguenti fasi principali:
– coordinamento del progetto (COORD): il coordinatore riunirà le unità partecipanti e distribuirà i compiti operativi anche attraverso riunioni cadenzate a intervalli regolari anche attraverso sistemi telematici (1 almeno ogni 6 mesi);
– sviluppo di una progettazione integrata (SVIL) tra produttori di serre e di moduli fotovoltaici utilizzando strumenti conoscitivi già disponibili, modelli matematici di semplice realizzazione o valutando realizzazioni già fatte tenendo conto dei seguenti aspetti: a. luminosità interna delle serre, b. movimento dei coni d’ombra realizzati dalle pannellature fotovoltaiche e dimensionamento dei pannelli FV, c. trasparenza pannelli FV, d. disegno specifico delle superfici fotovoltaiche rispetto alle superfici trasparenti;
– progettazione e realizzazione di un prototipo di serra fotovoltaica (PROT) che possa eventualmente accedere al livello massimo di incentivazione. Il prototipo realizzato verrà posto a confronto con le realizzazioni di serre fotovoltaiche già presenti sul mercato e/o disponibili presso i partner di progetto, al fine di validare il risultato della fase di sviluppo (SVIL). I dati di quantità e qualità della radiazione luminosa entrante nel prototipo di serra FV, nonché i risultati ottenuti con le attività di collaudo (COLL) saranno utilizzati per perfezionare e correggere il lavoro di progettazione integrata (SVIL);
– collaudo (COLL) di prodotti fotovoltaici innovativi su scala pre-commerciale (silicio amorfo, film sottile, materiali ad alta flessibilità,…) su apprestamenti protetti esistenti, al fine di verificarne le possibilità di impiego nel settore agricolo. Il collaudo dei prodotti e delle soluzioni sviluppate e installate nelle fasi precedenti sarà effettuato presso i partner del progetto, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici di dimensione sufficiente a restituire risultati trasferibili alle imprese agricole;
– messa a punto e sperimentazione di modelli sostenibili di recupero (REC) produttivo di serre già esistenti;
– verifica della possibilità di mettere in rete le serre fotovoltaiche all’interno di una Smart Grid (SMGR)
– messa a punto di un approccio tecnico e metodologico che possa essere di supporto alla due diligence (DUED) progettuale e finanziaria e agli sviluppatori fotovoltaici finalizzata alla creazione di criteri per la valutazione ex-ante e ex-post della possibilità di integrare produzione a agraria e produzione agricola/fotovoltaica sul medesimo fondo
– realizzazione di un censimento delle serre fotovoltaiche esistenti in Italia (CENS), anche sulla base delle informazioni ad oggi disponibili
– divulgazione dei risultati raggiunti (DIV), attraverso pubblicazioni, workshop, giornate a porte aperte nelle aziende pilota coinvolte nel progetto e altre forme di comunicazione efficaci e capillari.
Risultati attesi
I risultati attesi scaturiranno dal compimento delle varie fasi del progetto stesso consistenti:
– nello sviluppo di una progettazione integrata (SVIL) tra produttori di serre, esperti di modellistica e produttori di moduli fotovoltaici produrrà un documento nel quale saranno raccolte le possibili soluzioni impiantistiche compatibili con la produzione agricola;
– nella progettazione e realizzazione di prototipi (PROT) di serra fotovoltaica, realizzati presso i partner di progetto, che possano eventualmente accedere al livello massimo di incentivazione;
– nel collaudo (COLL) dei prodotti fotovoltaici innovativi su scala pre-commerciale con la messa a punto di un documento che consenta di correlare il comportamento delle specie florovivaistiche esaminate alle mutate condizioni ambientali (luce, in particolare) conseguenti all’installazione di impianti FV;
– nella messa a punto e sperimentazione di modelli sostenibili di recupero (REC) produttivo di serre già esistenti con lo sviluppo di uno specifico approccio ad uso delle PP.AA. e di tutti coloro che sono impegnati nella filiera fotovoltaica agricola e florovivaistica in particolare;
– nella verifica della possibilità di mettere in rete le serre fotovoltaiche all’interno di una Smart Grid (SMGR), anche con la costruzione di una best practice utilizzabile per successivi sviluppi;
– nella definizione di un documento di approccio tecnico e metodologico che possa essere di supporto alle due diligence (DUED) progettuale e finanziaria e agli sviluppatori fotovoltaici finalizzato alla creazione di criteri per la valutazione ex-ante ed ex-post della possibilità di integrare la produzione a agraria ed agricola/fotovoltaica sul medesimo fondo;
– nella realizzazione di un censimento (CENS) delle serre fotovoltaiche esistenti in Italia, finalizzato a conoscere, a livello statistico, il settore, la diffusione delle installazioni e le tipologie, con particolare attenzione agli aspetti più propriamente agronomici;
– nella divulgazione (DIV) dei risultati raggiunti, attraverso pubblicazioni, workshop, rapporto con le OOPP, le imprese e altre forme di comunicazione efficaci e capillari, compreso lo strumento televisivo. Verrà inoltre realizzata una giornata conclusiva di sintesi dei risultati ottenuti.