LIFE PROSODOL

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Prodotti di progetto

Sito web

Presentazione generale di progetto

Buone Pratiche per l’Impiego Agronomico dei Reflui

Sintesi dei risultati di progetto

Suggerimenti in ambito legislativo per la gestione dei reflui oleari

Partner

• National Agricultural Research Foundation (NAGREF) – Soil Science Institute of Athens (SSIA), Grecia
• Centro de Edafologia y Aplicada del Segura (CEBAS) – Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (CSIC) – Department Soil and Water Conservation and Organic Resources Management, Spagna
• Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA), Italia
• Foundation for Research and Technology (FORTH) – Institute of Mediterranean Studies (IMS) – Laboratory of Geophysical – Satellite Remote Sensing and Archaeo-environment, Grecia
• Technical University of Crete (TUC), Grecia

Ente finanziatore

Direttorato Generale Ambiente – Commissione Europea

Obiettivi

Obiettivi generali
• Sviluppare e diffondere l’uso di tecnologie innovative, a basso costo e rispettose dell’ambiente per la protezione del suolo e delle acque dalla contaminazione derivante dalle acque di vegetazione (AV);
• Costituire un database relativo all’impatto ambientale causato dallo smaltimento delle AV ad oggi definito nell’intero bacino del Mediterraneo;
• Progettare e mettere in opera un sistema di monitoraggio per determinare il rischio correlato allo smaltimento delle AV su suolo e in corpi idrici (mappe di rischio);
• Identificare impieghi potenziali delle AV in agricoltura e valutarne gli effetti sulla produzione.

Obiettivi specifici per il CERSAA

Messa a punto di una biblioteca elettronica a partire dalle informazioni raccolte dai vari partner e contenente informazioni su:

  • Sistemi di monitoraggio dei suoli e delle acque e dei metodi di correzione/protezione;
  • Attività dei frantoi;
  • Analisi del rischio;
  • Definizione di protocolli per le analisi di laboratorio;
  • Legislazione

Prove di utilizzo di AV come fertilizzante in ambiente confinato :

  • Definizione delle caratteristiche chimiche delle AV (attraverso metodi tradizionali e innovativi – NIR)
  • Predisposizione di un oliveto sperimentale (2 varietà);
  • Valutazione degli effetti dell’applicazione di AV (da sole o in combinazione con altri prodotti) su produzione e sviluppo delle piante ed eventuali effetti fitotossici.

Materiali e metodi

AZIONE 5. Messa a punto di una biblioteca informatica: Organizzazione dei dati (CERSAA)

  1. Raccolta di dati relativi a: metodi di analisi chimica dei rifiuti oleari e dei suoli, tecniche di monitoraggio per la determinazione dei rischi potenziali derivanti dai reflui oleari (soprattutto rivolti alla valutazione e alla quantificazione della presenza di sostanze grasse, livello di BOD, COD e residui di fitofarmaci) prendendo in considerazione tecniche potenzialmente adattabili ad una valutazione in situ dei rischi, metodi applicati fino ad ora o analizzati o applicati in impianti pilota per il trattamento dei rifiuti oleari solidi, metodi per valutare la presenza di fitofarmaci all’interno dei reflui oleari in bassa e bassissima concentrazione, indicazioni di tipo legislativo nazionali in materia ambientale. I dati raccolti saranno inseriti all’interno del sito web del progetto.
  2. Raccolta e categorizzazione di tutti i dati raccolti dagli altri partner e loro inserimento all’interno della biblioteca informatica.

AZIONE 10. Uso controllato di reflui oleari liquidi e solidi per la fertilizzazione di oliveti (CERSAA)

  1. Valutazione degli effetti potenziali derivanti dall’applicazione di reflui per la fertilizzazione; messa a punto di una guida per l’impiego sicuro dei reflui oleari all’interno di oliveti e sviluppo di mezzi rapidi per l’analisi dei reflui utilizzabili in campo. Con il completamento di questa azione verrà fatta una valutazione integrata di dati di tipo scientifico, tecnico ed economico. Verranno identificate le condizioni necessarie per il trasferimento delle tecniche dalla piccola scala ad una scala regionale/nazionale e verrà creata una guida/report informativo.

Risultati attesi

  • Un piano coordinato di gestione costituito da tecnologie efficaci (di protezione/correzione del suolo, pre-trattamento dei rifiuti, compostaggio su piccola scala), che includerà azioni e mezzi che assicurino la qualità del suolo, la conservazione della biodiversità e la protezione dei corpi d’acqua nelle zone direttamente o indirettamente interessate dallo smaltimento dei diversi tipi di rifiuto;
  • Una strategia integrata per migliorare e proteggere la qualità del suolo e dell’acqua dallo smaltimento dei reflui oleari che ben si adatti all’interno del bacino del Mediterraneo;
  • Riduzione del carico tossico attraverso pre-trattamenti con materiali disponibili in quantità/economici/privi di rischi che, nella maggior parte dei casi sono considerati come scarti/rifiuti di processi di tipo industriale; questo permetterà anche di accrescere il reimpiego/riciclo di rifiuti industriali;
  • Profilo delle concentrazioni delle sostanze inquinanti e dei nutrienti nei suoli e identificazione delle loro vie di migrazione e dei loro destini all’interno dei corpi idrici;
  • Valutazione (quantitativa quando possibile) dei rischi associati al suolo, alle acque di superficie e del sottosuolo;
  • Messa a punto di un sistema di monitoraggio del suolo che migliorerà il controllo delle aree oggetto di studio e altre aree nelle quali si svolgono attività analoghe attraverso l’analisi dei soli parametri appropriati che riflettono l’attività di smaltimento dei rifiuti nell’area;
  • Guida per l’impiego sicuro dei reflui oleari in frutteto/oliveto;
  • Sviluppo di metodi rapidi di analisi per il monitoraggio continuo dei parametri qualitativi dei rifiuti;
  • Linee guida pratiche per la produzione di compost in piccola scala volto a ridurre il quantitativo di rifiuti smaltiti senza controllo all’interno del suolo e nei corpi idrici;
  • Abbattimento della contaminazione all’interno dei comparti contaminati (suolo, acque superficiali, acque profonde) in osservanza delle leggi europee vigenti;
  • Sviluppo di un modulo WEB – GIS per la costruzione interattiva di mappe tematiche nelle aree in cui si trovano i frantoi;
  • Realizzazione di una biblioteca informatica contenente dati relativi alla produzione di olio che sarà accessibile anche al pubblico;
  • Realizzazione di un sito web per l’ampia divulgazione dei risultati di progetto, sito che conterrà anche la biblioteca informatica e i dati GIS;
  • Divulgazione dei risultati di progetto attraverso una campagna informativa ben pianificata;
  • Incremento della consapevolezza da parte di produttori, autorità locali, gente comune all’interno del bacino del Mediterraneo della possibilità di dare il proprio contributo in attività analoghe;
  • Contributo alla sviluppo sostenibile del settore olivicolo;
  • Riduzione del CO2 footprint;
  • Miglioramento della qualità della vita nelle aree contaminate;
  • Incremento potenziale dell’occupazione nel settore attraverso la creazione della necessità di specialisti e la creazione di un’unità centrale per il trattamento dei reflui oleari.

 

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