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Agosto 2015

Febbraio 2015

Luglio 2014

Dicembre 2013

Giugno 2013

Ottobre 2012

Marzo 2012

Partner

• Technical University of Crete (TUC), Grecia;
• Centro de Edafologia y Biologia Aplicada del Segura , Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (CEBAS-CSIC), Spagna;
• Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA), Italia;
• Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Savona (Laboratorio chimico CCIAA), Italia;
• SIGNOSIS SPRL. (SIGNOSIS), Belgio.

Ente finanziatore

Direttorato Generale Ambiente – Commissione Europea.

Obiettivi generali

  1. Valutazione della possibilità di riutilizzo all’interno del ciclo di coltivazione (operazioni di irrigazione e fertilizzazione) di tecnologie, tradizionali e innovative, per il trattamento dei rifiuti agricoli (agricultural wastes – AW);
  2. Sviluppo di tecniche di coltivazione alternative, basate sul riutilizzo di acqua e nutrienti provenienti dagli AW, per le colture più importanti dell’area mediterranea e più esigenti in termini di fabbisogno idrico (ad esempio orticole, cereali); determinazione e sviluppo delle migliori pratiche per l’applicazione degli AW alle colture principali, in modo da massimizzare le produzioni e minimizzare l’impatto ambientale;
  3. Protezione della qualità del suolo dallo smaltimento dei rifiuti agricoli trattati e non trattati, sviluppando ed utilizzando pratiche colturali innovative adatte alle tipologie dei terreni dell’areale del Mediterraneo;
  4. Riduzione dell’impatto ambientale tramite il riciclo degli AW e la minimizzazione dell’uso dei fertilizzanti. Salvaguardia delle risorse naturali (suolo, acqua, depositi fosfatici) da un loro utilizzo illimitato e dallo smaltimento incontrollato dei rifiuti;
  5. Aumento della competitività e del profitto dei prodotti agricoli dell’areale Mediterraneo attraverso la riduzione degli input esterni (acqua di irrigazione e fertilizzanti).

Materiali e metodi

La Technical University of Crete (TUC) svolge il ruolo di coordinatore del progetto.
Il progetto è costituito da 12 azioni in base al seguente schema:

  • Azione 1, 11, 12: azioni di coordinazione dei partner del progetto, monitoraggio delle attività e pianificazione della divulgazione dei risultati ottenuti anche dopo la terminazione del progetto.
  • Azione 2: ricerca e valutazione delle tecnologie per il trattamento degli AW attualmente disponibili;
  • Azione 3 (CEBAS) e 4 (Laboratorio chimico CCIAA): analisi di laboratorio per la determinazione delle caratteristiche chimico-fisiche degli AW; sviluppo di nuove pratiche per l’applicazione degli AW alle principali colture mediterranee.
  • Azione 5 (CEBAS) e 6 (CeRSAA): dimostrazione dell’applicabilità degli AW trattati alle colture in pieno campo e in coltura protetta tramite la creazione di apposite aree pilota.
  • Azione 7: Life Cycle Assessment (LCA), in termini di consumo di materie prime, utilizzo di energia ed emissioni, e valutazione del rischio legato alla fitotossicità sulle colture e all’impatto potenziale su suolo ed acqua delle metodologie risultanti dalle Azione 3, 4, 5 e 6.
  • Azione 8: creazione di un Codice delle Pratiche di Gestione dei Rifiuti per l’Applicazione in Agricoltura.
  • Azioni 9 e 10: divulgazione dei risultati ottenuti e creazione di contatti tra i responsabili della ricerca scientifica e le industrie, i mercati e le autorità locali e nazionali.

Attività specifiche del CeRSAA

Messa a punto di prove sperimentali per l’applicazione alle coltivazioni di acque di scarico per l’irrigazione e la fertilizzazione e di compost per il miglioramento della qualità del terreno. Le prove verranno effettuate per due anni consecutivi su coltivazioni in pieno campo di lattuga e cavolo e su basilico ed ornamentali in serra. Tutte le tecniche per l’applicazione degli AW verranno confrontate con le metodologie di irrigazione e fertilizzazione standard. Le colture verranno valutate per l’assimilazione di macronutrienti (tramite analisi fogliari), l’accrescimento, le produzioni e la suscettibilità agli attacchi parassitari; inoltre, la qualità del suolo verrà costantemente monitorata. Verranno organizzate apposite giornate e workshops per consentire ai professionisti interessati di visitare l’area pilota.
Attività specifiche del Laboratorio chimico della CCIAA: esperimenti di laboratorio per determinare gli effetti dell’applicazione dei rifiuti ai terreni agricoli, considerando diversi tipi di suolo e diverse dosi di AW. Saranno valutati gli effetti sulle caratteristiche del terreno e sulla crescita vegetativa, i fattori di germinazione e gli input di cui la coltura necessita. I risultati ottenuti verranno utilizzati per sviluppare specifiche pratiche agricole per le colture più comuni in Italia. In particolare, verrà valutata la capacità dei diversi tipi di suolo di ritenere o rilasciare i nutrienti apportati tramite irrigazione/fertilizzazione con AW.

Risultati attesi

• Un inventario di tutte le tecnologie disponibili per il trattamento degli AW, raggruppandole per livello di sviluppo (laboratorio, are pilota, larga scala).
• Un inventario delle pratiche agricole per l’utilizzo degli AW trattati, derivanti da tecnologie già sviluppate, per le colture più diffuse nel Mediterraneo e più esigenti in fabbisogno idrico.
• Caratterizzazione, tramite analisi di laboratorio, dei rifiuti trattati con diverse tecnologie, valutando la loro applicabilità in agricoltura, soprattutto per le colture orticole, cerealicole ed ornamentali, in pieno campo e in coltura protetta.
• Sviluppo di metodi di coltivazione nuovi/alternativi per l’utilizzo di AW trattati o non trattati;
• Redazione di un documento relativo alla protezione della qualità del suolo tramite l’uso sostenibile degli AW trattati nel ciclo colturale.
• Riciclo di acqua e nutrienti tramite il riutilizzo degli AW trattati; valutazione dei benefici per l’ambiente.
• Sviluppo di un Codice delle Pratiche di Gestione dei Rifiuti per l’Applicazione in Agricoltura.
• Messa a punto di un set di azioni, misure e mezzi adottati per la loro potenziale adozione da parte dei Governi Nazionali dei Paesi del Mediterraneo per conformarsi alla legislazione Europea.
• Consigli riguardo alla legislazione da adottare per il riciclo degli AW.
• Sviluppo di indicazioni legislative per l’utilizzo degli AW trattati, in termini di gestione dell’acqua e dei nutrienti e in tutte le varie condizioni pedo-climatiche prevalenti nell’area del Mediterraneo.
• Studi LCA (Life Cycle Assessment) per le colture principali considerate applicandovi i migliori metodi di trattamento degli AW.
• Aumento della conoscenza relativa all’impatto della gestione dei rifiuti sulla disponibilità dei nutrienti nel suolo a sull’eccesso di deposito di costituenti organi e inorganici.
• Creazione di una pagina web contenente riferimenti ad altri progetti simili finanziati dalla CE per la divulgazione dei risultati ottenuti.
• Coinvolgimento degli stakeholders (produttori, autorità locali, ecc.) nella valutazione dell’applicabilità delle pratiche per la gestione dei rifiuti nel ciclo colturale.
• Divulgazione dei risultati ottenuti tramite il contatto tra la ricerca scientifica, il mercato e l’industria e i legislatori nazionali.
• Miglioramento della qualità della vita nelle aree interessate dallo smaltimento incontrollato dei rifiuti.
• Riduzione dell’impatto ambientale legato allo smaltimento dei rifiuti.

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